Gli Zumbo: tre generazioni sulle orme di D'Artagnan
Se lo scrittore Alessandro Dumas avesse conosciuto la famiglia Zumbo, probabilmente avrebbe lasciato da parte il prode D'Artagnan e i suoi tre moschettieri per dedicare un libro a questa dinastia di schermidori brindisini. Si, perche', a parte le battute, un libro sulla famiglia Zumbo lo si potrebbe davvero scrivere, visto che al nome di questa casata e' legata in maniera indissolubile la scherma locale: tre generazioni di spadaccini che hanno fatto e continuano a fare la storia della scherma brindisina.
II capostipite degli Zumbo e' Giuseppe, morto a 86 anni nel 1987; fu proprio lui a portare la scherma a Brindisi. Giuseppe Zumbo aveva iniziato l'attivita' schermistica in quel di Reggio Calabria nel 1915, ove era nato nel 1901. Fu allievo prediletto e sostituto maestro di due grandi maestri, Bartoli e Caprioli, provenienti dall'Accademia Nazionale di Scherma di Napoli. Trasferitosi a Brindisi parallelamente agli impegni del suo lavoro - era impiegato postale - decide di portare avanti anche quella di insegnante, fondando la prima scuola a Brindisi nel 1933. Diventato successivamente maestro, inizia una febbrile attivita', creando numerosi e validi, schermidori conosciuti in ambito nazionale e internazionale.
Intanto, ad aiutare il padre Giuseppe e' il figlio Antonio, che oltre ad essere un bravo ed affermato atleta, funge da maestro assaltante. Anch'egli, divenuto maestro, e visti gli ottimi risultati agonistici, trascina gradualmente gli altri fratelli della dinastia a diventare maestri.
Arrivano gli anni ottanta (1980), Brindisi ha un incredibile primato.
Possiede cinque maestri di Scherma e tutti della stessa famiglia: Giuseppe, Antonio, Giuseppe junior, Vittorio e Carlo. Ma nel frattempo sono arrivate le nuove generazioni, i nipoti del capostipite Giuseppe: Flavio e Simona, figli di Carlo Zumbo. A quando gli altri?
La scherma in lutto:
E' deceduto il maestro di scherma Giuseppe Zumbo junior all'eta' di 75 anni.
E' scomparso lo scorso 15 gennaio il maestro Giuseppe Zumbo, figlio del celebre maestro Giuseppe Zumbo senior, caposcuola e fondatore della scherma a Brindisi, anch?esso scomparso nel 1987, all'eta' di 86 anni.
Giuseppe Zumbo, diplomato presso l'Accademia di Scherma di Napoli, ex dirigente dell'ente Poste italiane in pensione, appartenente ad una delle famiglie schermistiche italiane piu' prestigiose, e' stato per lunghi anni anima della scherma brindisina, in particolare nella regione Puglia, sfornando autentici campioni dal vivaio della sua societa' di appartenenza - ADS Lame Azzurre Brundusium-.
Fu apprezzato e valido Maestro, educatore di giovanissimi ragazzi appartenenti a diverse generazioni, dotato di un'eccezionale capacita', assieme ai suoi fratelli a tutt'oggi in attivita' anch'essi Maestri, come Vittorio, Antonio, Carlo ed i nipoti Flavio e Simona, di avvicinare alla pratica di questo nobilissimo sport numerosi giovanissimi, e ad amarlo come sistema di vita e formazione.
Lo ricordano con tanto affetto e riconoscenza i suoi familiari, tutti i suoi allievi, nonche' i Dirigenti degli organi locali e periferici del Coni, della Federazione Italiana Scherma, ed in particolare la sua organizzazione di appartenenza, l'Aims.
La biografia di Giuseppe e Carlo Zumbo
Al nome della famiglia Zumbo e' indissolubilmente legata la storia stessa della scherma brindisina e pugliese: tre generazioni di schermidori che hanno scritto pagine memorabili di sport e continuano a farlo attraverso gli anni. Il caposcuola e' stato Giuseppe Zumbo, nato nel 1901 e deceduto nel 1987: di origini calabresi, inizia giovanissimo a tirare di scherma proprio nella sua terra natale nel 1915 come allievo prediletto (e poi anche come sostituto maestro) di due grandi nomi dell'Accademia di Scherma di Napoli, Bartoli e Caprioli. Assunto nelle Poste, si trasferisce per motivi di lavoro a Brindisi dove fonda il suo club di scherma nel 1933: sotto la sua guida si formano alcuni grandi talenti, fra i quali si ricordano Rino Di Giulio, Vincenzo e Alberto Santorsola, William Boccuni, Narciso Polmone, Pino Mazzotta, Giustino Durano (in seguito affermatosi anche come attore), Mario e Lucio Montanile, Tonino Martellotti, Cosimo Guerrieri, Cesare Capodiferro. Il figlio maggiore di Giuseppe Zumbo, Antonio, si laurea campione italiano di sciabola e fa parte della Nazionale italiana ai Mondiali di Roma nel 1963. Negli anni Ottanta la dinastia degli Zumbo regala a Brindisi un record mondiale: cinque maestri di scherma tutti della stessa famiglia (Giuseppe ed i figli Antonio, Vittorio, Giuseppe jr. e Carlo: questi ultimi due sono scomparsi nel corso del 2006).
Carlo Zumbo, nato a Brindisi il 2 febbraio 1946, e' improvvisamente deceduto il 17 aprile di quest'anno, all'eta' di soli 60 anni. Dopo una lunga e brillante carriera agonistica che l'ha portato a mietere successi in tutte e tre le armi, si e' dedicato con eccellenti risultati all'attivita' magistrale: diventa istruttore nel 1974, mentre nel 1978 consegue il titolo di Maestro presso l'Accademia Nazionale di Scherma a Napoli.
Nel 1986 fonda la societa' Lame Azzurre Brindisi, forgiando una lunga schiera di campioni: sotto la sua sapiente guida raggiungono il titolo italiano Maurizio Camarda, Ugo e Luca Di Giulio (nella sciabola), Alessandro Rubino (nel fioretto) ed il figlio Flavio Zumbo (fioretto e sciabola). Gli ultimi campioncini da lui formati sono Laurino Di Coste, Emilio Pettinau, Lea Mastrorosa ed i gemelli Matteo e Samuele Di Coste. Dall'alto della sua competenza magistrale, viene chiamato dalla Federazione Italiana Scherma presso numerose sedi di allenamento per formare atleti di tutta Italia. L'Associazione Italiana Maestri di Scherma lo convoca in veste di preparatore teorico e pratico per i corsi di formazione dei nuovi istruttori e maestri. Nel suo lungo curriculum figurano altri prestigiosi incarichi istituzionali come delegato provinciale Fis, rappresentante dei Maestri in Puglia e consigliere del Comitato Regionale Fis. Anche lui impiegato delle Poste come papa' Giuseppe, ha due figli che proseguono la tradizione di famiglia: Flavio, Maestro federale, e Simona, istruttrice nazionale. Ad essi e' affidato il compito di tramandare alle future generazioni di schermidori il blasonato nome della famiglia Zumbo.
La scomparsa di Carlo Zumbo
Quando preparo un notiziario, chissa' perche', la pagina che scrivo per ultima e' quasi sempre quella dei lutti. E' come dare l'ultimo saluto ad un collega che tante volte ho incontrato di fianco a una pedana, discutendo di problemi, commentando stoccate, raccontandoci storie.
Le ultime volte di Carlo, per me, sono state a Brindisi, in occasione dei campionati italiani, e a Norcia, quando il figlio Flavio, ora anche lui Maestro, si preparava per gli esami. E lo ricordo mentre mi diceva che suo figlio era ben preparato, ma anche un po' emotivo, e mi pregava di tenerne conto, e io lo rassicuravo. E quel buon vino di Brindisi, di gradazione cosi' incredibilmente alta, che mi fece assaggiare: e poi volle per forza regalarmene una bottiglia.
Lo risentii per la morte del fratello Giuseppe, di cui non si trovavano le foto: e non immaginavo che, presto, sarebbe toccata a lui. Se ne va, rimpianto dagli amici, dai familiari e dagli atleti, ma lascia la sua amata scherma in buone mani, come chi ha seminato e arato bene il campo del lavoro di una vita.
Carlo fa parte di una tradizione familiare ampia come poche. Ne abbiamo in parte gia' scritto sul numero precedente di questo notiziario, parlando di Giuseppe junior: uno dei figli, insieme a Carlo, del capostipite Giuseppe senior, fondatore della scherma brindisina. Degli altri tre figli solo Umberto non si era diplomato Maestro, mentre Antonio e Vittorio si erano diplomati rispettivamente nel 1959 e nel 1975. Ma il vero continuatore e' stato Carlo.
Dalla sua Scuola sono usciti tanti validi allievi, fiorettisti e sciabolatori. Soprattutto nell'arma bitagliente il carattere della famiglia Zumbo si e' espresso al meglio, producendo campioni italiani che hanno avuto anche l'onore di partecipare ai campionati del mondo. Impossibile, qui, ricordare tutti i nomi degli allievi, per cui ci limiteremo a qualcuno: Maurizio Camarda, Ugo e Luca Di Giulio, Alessandro Rubino, Flavio Zumbo, Dario Zanzariello, Andre' D'Ancona, Laurino Di Coste, Emilio Pettinau, Lea Mastrorosa, Matteo e Samuele Di Coste, Serena e Gianluca Solazzo e tanti altri.
Carlo Zumbo, e' nato nel 1946 a Brindisi, dove papa' Giuseppe senior si era trasferito, da Reggio Calabria. Come lui, era impiegato delle poste, e da lui assorbi' la stessa grande passione per la scherma. Divenne maestro nel 1978, a Napoli, presso l'Accademia Nazionale di Scherma, dopo il fratello Giuseppe junior, che si era diplomato insieme a me, nell'ormai lontano 1975: ricordo che mi prestai a fargli da allievo, e proprio con la sciabola. Mentre ce la mettevo tutta per assecondarlo,mi arrivo' tra capo e collo un brusco e immeritato rimprovero, ma era tutta una messinscena: mi strizzo' l'occhio, non visto, e poi, rivolto alla commissione (Pignotti, Pessina, Bertinetti, nella suggestiva sede del Maschio Angioino), motivo' il rimprovero spiegando che la sciabola doveva essere portata con delicatezza e precisione, come una penna.
Nel 1986 Carlo fonda una nuova Societa', le "Lame Azzurre Brindisi", che opera presso il palazzetto dello sport di via Ruta, rione Casale, a due passi dall'ufficio postale in cui prestava servizio. Avvia alla scherma anche i figli, Flavio, oggi Maestro, e Simona, Istruttrice Nazionale: e non c'e' dubbio che sapranno continuare l'opera paterna, mantenendo viva la tradizione di famiglia, insieme ai nuovi istruttori, il cognato Alessandro Rubino, la nipote Antonella Di Coste, l'allievo prediletto Emilio Pettinau: tecnici gia' rodati, o che stanno crescendo.
Carlo se n'e' andato, la scherma a Brindisi continua: e passa alla storia, come ha titolato il quotidiano locale. E gia', perche' il Comune, saggiamente, ha voluto intitolare il palazzetto a due Maestri di scherma: a Giuseppe senior, il fondatore, e al figlio Carlo.
Un onore giusto e meritato, che va indirettamente anche a tutti coloro che hanno abbracciato questa splendida professione.